Raccontare lo sport attraverso le voci di chi è da sempre impegnato nel coniugare sport, sociale, impresa e mondo associazionistico; accendere i riflettori sulle complessità organizzative dei club sportivi. Di questo si è parlato nel secondo incontro dei caminetti interprofessionali del Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo, promossi dal Presidente Gianni Tomo, volti a presentare proposte, idee e raccontare esperienze in settori importanti e strategici come, nel caso dell’incontro di ottobre che ha toccato il tema del no profit.
Ad intervenire a questo incontro, tenutosi presso l’Hotel Royal Continental, sono stati rotariani e professionisti “prestati” al mondo dello sport: Il dott. Carlo Rolandi – del RC Napoli -, commercialista, Olimpionico e Presidente Onorario della Federazione Vela; l’Avv. Edoardo Sabbatino, – RC Na Sud Ovest – Presidente del Circolo Canottieri Napoli; il prof. Carlo Ruosi – RC Posillipo -, docente di ortopedia e medico sportivo; dott. Carlo Palmieri – RC Posillipo –, commercialista e socio fondatore dell’Associazione Milleculure. Ed è intervenuto, tramite collegamento skype il prof. Sergio Cherubini, docente di marketing e direttore del Master di management dello Sport dell’Università di Roma – Tor Vergata –.
Gli interventi, come ha sottolineato il Presidente Tomo, sono stati volti ad inquadrare i temi che più sono al centro del dibattito nel mondo dello sport , della valenza sociale dei circoli, delle problematiche finanziarie ed organizzative dei Club, troppo spesso “ingenuamente” trascurate rispetto agli aspetti tecnico-agonistici.
Carlo Rolandi, nel suo intervento, ha sottolineato come i circoli sono la vera spina dorsale del movimento sportivo, sopratutto della vela, la cui opera promozionale non deve essere sottovalutata. Di sicuro, questo è il pensiero dell’ex Presidente di FederVela dal 1981 al 1988 bisogna muoversi su due direttrici fondamentali: evitare che il doping faccia capolino nella Vela, oggi quasi assente in questo sport, e evitare che il professionismo entri in questo sport che ne potrebbe decretare la fine.
L’Avv.Edoardo Sabbatino, Presidente del prestigioso Circolo Canottieri, ha raccontato l’aspetto sociale della esperienza che ha condotto alla guida del Circolo. Lo sport, infatti, va inteso come risorsa e come possibilità di interagire sul territorio. Sabbatino ha citato gli esempi di due ragazzi Velotto e Ruocco, ragazzi che, attraverso attività di tutoraggio, seguiti con molta attenzione, stanno ottenendo importanti successi. Velotto andrà alle Olimpiadi di Rio. Inoltre, il Circolo sta cercando di perseguire delle attività con le Suore a Santa Lucia per i ragazzi del Pallonetto, attraverso attività di tutoraggio e di consulenza assolutamente volontaria. Di certo, in un settore che presenta così tante complessità, è fondamentale, ricorda Sabbatino che ci siano le competenze giuste e profili dirigenziali professionali. Dello stesso avviso è stato il Prof.Cherubini che ha sottolineato come le professionalità siano fondamentali per dare valore agli eventi. E’ il caso, ad esempio, della candidatura di Roma per il 2024 che, per cercare di realizzarlo, è fondamentale un importante lavoro di squadra che non deve lasciar spazio ad improvvisazioni, con apporti che devono venire non soltanto da professionalità ma anche dalla popolazione che non deve essere solo spettatrice, ma anche protagonista. Di certo, l’Olimpiade, ha sottolineato il professore, è una macchina complessa da organizzare che parte da molto lontano nel tempo e che deve portare non soltanto a successi nel campo sportivo, ma anche in quello economico ed ecologico, attraverso la realizzazione di strutture che possano essere riutilizzate e che non abbiano un impatto distruttivo pe le città.
Del tema invece dello sport e medicina se n’è occupato, nel suo intervento il Prof.Ruosi, che si è soffermato su come la professionalità del dirigente medico sia fondamentale per un sano rapporto tra genitori dei giovani atleti e società sportive. Il tema è complesso, che verte anche sulla attenzione necessaria al rilascio dei certificati medici che sono fondamentali per tutelare chi, da giovane, inizia ad intraprendere la carriera sportiva. Di sicuro, questo è il pensiero del Prof.Ruosi, è necessario creare un team di professionisti che abbia le competenze giuste in ogni settore dell’impresa sportiva, senza alcuna improvvisazione.
L’intervento conclusivo è stato di Carlo Palmieri, commercialista e uno dei promotori dell’Associazione Milleculure. Lo sport è un elemento sociale imprescindibile che crea occasioni di recupero e prevenzione che richiede un impegno gravoso per chi se ne fa carico, ma necessita anche dell’aiuto delle Istituzioni. Con Carpisa, Palmieri accompagna in sponsorizzazioni importanti realtà del mondo sportivo partenopeo ma, ciò che intende sottolineare è che per compiere il vero salto di qualità è dotarsi di un piano di marketing specifico che risalti il lavoro dell’associazione sportiva e non soltanto in modo estemporaneo.
Lucio Todisco