Napoli – Nella consueta conviviale a pranzo del Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo si è tenuto un interessante dibattito con il socio Francesco Tuccillo, Presidente di ACEN, l’Associazione dei Costruttori Edili di Napoli.
Con le conversazioni a pranzo il Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo intende valorizzare tutti i contributi professionali dei soci, soprattutto nei casi in cui siano portatori di istanze e di idee valoriali imprenditoriali, da qualunque parte sociale provengano, per approfondire conoscenze, confrontarsi in modo leale ed aperto e diffondere informazioni che possono essere utili per assumere decisioni e per orientare la costruzione di idee sociali e socioeconomiche intese a creare sviluppo per la città.
Il dialogo con il socio Tuccillo s’incentra sulle prospettive urbanistiche future della città di Napoli e della recente nascita della città metropolitana che, di fatto, rende necessario un nuovo piano di rigenerazione urbana più inclusiva.
Compito che compete all’urbanistica che, come dice Tuccillo: “porta dietro con sé il concetto di spazio urbano; il decoro”. È soprattutto dalle periferie, dai margini delle città che si stanno sviluppando interessanti prospettive di convivenza, proprio in un momento in cui è forte la necessità di sinergie tra pubblico e privato.
Nella conversazione, con la visione del filmato dell’ACEN sulla città di Napoli e, in particolar modo, sulla necessità di fare sistema nella zona flegrea, è stato esaminato il tema del sito di Bagnoli il cui sviluppo bloccato da troppi anni non vede all’orizzonte, almeno in tempi brevi, una soluzione condivisa; la grande quantità di interessi contrastanti che si affaccia sul polo, anche alla luce della nascita della città metropolitana, comportera una rivisitazione del progetto approvato dalla amministrazione della città centrato su tre argomenti focali : waterfront ( colmata si colmata no ) , porto ed approdo turistico e sua localizzazione, acciaieria con destinazione d’uso e parco , troppo grande e troppo piccolo.
Occorre uscire dall’impasse ed occorre parlarne per costruire opinioni e idee che non possono essere patrimonio dei soli addetti ai lavori.
Occorre generare sinergie, ha detto Tuccillo in rappresentanza dell’Acen, che mettano insieme mediandoli tutti gli interessi dei diversi portatori, delle realtà industriali a quelli delle associazioni di quartiere, associazioni di volontariato, ed anche di semplici gruppi di cittadini attivi che vogliono divenire protagonisti di un nuovo modo di gestire, progettare e vivere il territorio.
un nuovo modo di gestire, progettare e vivere il territorio
Ma occorre decidere, occorre superare dopo un serrato confronto lo stallo e le indecisioni e contestualizzare anche le progettualità che richiedono l’apporto degli investitore e dei privati e la mediazione tra l’interesse economico degli investimenti con la salvaguardia degli equilibri ambientali e del contesto flegreo che rappresenta un grande valore per la città, una grossa opportunità di investimento ed una occasione di rilancio nella quale possono cimentarsi tutte le parti di un progetto che richiede una vision ; una vision che va inserita anche nella prospettiva di un nuovo mondo istituzionale, sociale e socio economico rappresentato dalla nuova realtà della città Metropolitana di cui il “flegreo” sarà parte importante ai fini della sua connotazione.
Grazie a questi contributi il Rotary ed i Club vengono posti nella condizione di capire, di sapere e di contribuire per quanto possibile alla formazione della coscienza civica.
Ma forse è preferibile risparmiare parole ed invitare i soci all’apertura del video dal quale trarranno in autonomia gli stimoli necessari per valutare e sentirsi più partecipi.
Lucio todisco/ dfa