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“Crypta Neapolitana”

Anno rotariano 2021-2022

Presentazione volume “La Crypta Neapolitana” – rassegna stampa

Presentazione alla stampa con il Presidente della Regione Campania – Vincenzo De Luca


Progetto: “Valorizzazione della Crypta Neapolitana ed alfabetizzazione sui beni culturali”

Rotary Club proponente: Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo 

Altri Rotary Club che sostengono il progetto: RC Napoli RC Napoli Est; RC Napoli Castel Sant’Elmo RC Napoli Nord Est; RC Napoli Sud Ovest RC Napoli Chjaia; RC Napoli Posillipo RC Napoli Nord; RC Napoli Ovest 

Località in cui si intende intervenire: Napoli (Mergellina – Fuorigrotta)

Descrizione del progetto

Il progetto “Crypta Neapolitana” parte dalla aspirazione culturale di valorizzare in termini materiali e immateriali un luogo di grande significato archeologico, storico e letterario, oggi non fruibile sostanzialmente dimenticato non solo da viaggiatori e turisti ma anche dagli stessi napoletani.

Brevi cenni storici sulla Crypta

La Crypta Neapolitana (o Grotta di Posillipo o Grotta di Virgilio) è una galleria lunga circa 711 metri scavata nel tufo della collina di Posillipo, tra Mergellina e Fuorigrotta, e collegata ad un sito di grande interesse letterario comprendente la tomba di Leopardi e la cosiddetta tomba di Virgilio. La galleria fu realizzata da Lucio Cocceio Aucto per volere di Marco Vipsanio Agrippa come parte di una rete di infrastrutture militari comprendenti anche il Portus Iulius e altre gallerie simili (le cosiddette Grotta di Cocceio e Crypta Romana). Fu orientata in maniera che in occasione degli equinozi il sole fosse perfettamente allineato tra i due ingressi all’alba e al tramonto. Nel 1548 il viceré don Pedro di Toledo la fece allargare e pavimentare. Nell’ambito del “Grand Tour” del ‘700, la Crypta acquisì grande importanza come ideale porta dei mitici Campi Flegrei, e, non per caso, fu uno dei luoghi più descritti e rappresentati nella letteratura di viaggio e nelle vedute. Accresceva il valore mitico il fatto che la struttura antica a impianto circolare posta presso l’ingresso fosse considerata la Tomba di Virgilio. L’importanza del tunnel fece sì che fosse oggetto di consolidamenti in età borbonica, mentre in epoca napoleonica fu dotata di un sistema di illuminazione ad olio. Nel corso del grande cantiere della Napoli del risanamento nel 1884 fu creato un nuovo Tunnel, detto delle “quattro giornate”, che ne assorbì il traffico, affiancato poi negli anni del fascismo dalla nuova Galleria Laziale. Nel corso dei lavori per il nuovo rione Fuorigrotta fu traslato qui, presso la cosiddetta Tomba di Virgilio, il sepolcro di Leopardi per creare una sorta di luogo della memoria letteraria. Tuttavia, privata della sua funzione, la Crypta ebbe un ruolo assolutamente marginale.

Lo stato del progetto pubblico della “Crypta Neapolitana”

Solo per una parte la galleria è stata restaurata e messa in sicurezza; altra parte attende che il progetto di restauro già predisposto riceva finanziamenti. Lo stato di chiusura, il mancato inserimento nelle programmazioni degli interventi pubblici a favore del turismo e dei beni culturali, corrisponde a una sorta di oblio delle coscienze dei cittadini e delle amministrazioni nel quale è caduto il monumento nonostante la sua importanza. Il presente progetto dei Club Rotary della città mira ad un recupero colto della memoria, attraverso una serie coordinata di azioni. Il Rotary si è già interessato al tema con un Convegno allargato sulla Crypta, dal titolo: “La Crypta Neapolitana”, l’antica strada romana da Napoli a Pozzuoli alternativa alla via per colles: 2000 anni di storia. Riapriamo la vecchia grotta” che si è tenuto nel mese di luglio all’Hotel Royal, capofilato dal Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo, con il coinvolgimento del RC Napoli Sud Ovest, che ha visto gli interventi di esperti e professionisti del settore tra cui Costanza Gialanella, Fabio Mangone, Renata Picone, Alessandro Castagnaro, Paolo Romanello e del nostro socio Pasquale Di Costanzo responsabile della Fellowship Cycling Magna Grecia. Di seguito il link della documentazione appostata sul sito.

https://www.rotarynapolicasteldellovo.it/rotary2023/rc-napoli-castel-dellovo-convegno-sulla-crypta-neapolitana-e-premio-magna-graecia/

L’idea progettuale nasce da quelle premesse, da quella interessante fase di studio convegnistica e di discussione, e dalle conclusioni cui si è pervenuti: cosa può fare il Rotary e cosa possono fare i Club della città? Richiamare l’attenzione pubblica, sollevare la validità del tema e delle proposte, stimolare iniziative.

Per arrivare al focus del progetto che è la “Crypta” e coniugare l’obiettivo immediato del suo riutilizzo sia pure parziale attraverso il percorso sotterraneo con gli altri obiettivi mediati e propri del Rotary “ ( non secondari ) che sono i giovani e l’alfabetizzazione sulla cultura dei beni storici ed archeologici e sulle risorse della innovazione“, senza delle quali diventa estremamente complessa una diffusione efficace e rapida delle conoscenze che servono allo scopo ed addirittura impossibile allargare la platea di riferimento, l’intero progetto è stato cosi immaginato ed articolato.

Le fasi del progetto

  1. Formazione ed Alfabetizzazione

Questa parte del progetto, destinata alla città e ad alcune sue istituzioni scolastiche, prevede specifiche azioni educative rivolte alle scolaresche napoletane. Il Club coinvolgerà scuole del territorio; con alcune di esse già lo scorso anno ha avviato una serie di attività di collaborazione: l’Istituto Comprensorio Baracca e l’Istituto Boccioni Palizzi di Napoli. Il Club Capofila Castel dell’Ovo, con il concorso degli altri 9 club che hanno inteso aderirvi, ha intenzione di sviluppare poi iniziative in partnership con altre due scuole insistenti sul territorio di Mergellina – Fuorigrotta. Una è già inserita nel prospetto.

L’obiettivo sarà quello di far apprezzare un luogo unico al mondo attraverso visite sul posto ma anche attraverso un percorso di formazione preventivo ( alfabetizzazione ed empowerment con l’impiego di tutte le opportunità offerte dal sistema del digitale all’interno delle strutture scolastiche ospitanti ed anche all’esterno dei plessi scolastici presso sedi museali ) al fine di trasferire ai giovani una capacità di orientamento nelle materie specifiche e di aprirli ad una conoscenza non solo della “Crypta Neapolitana” che, come detto, è l’oggetto specifico del progetto ma anche del contesto dei Campi Flegrei, attraverso un recupero della storia delle origini della città di Neapolis e dei suoi territori finitimi.

  1. Il progetto conterà sulla partnership delle scuole napoletane sotto indicate che hanno manifestato attraverso i loro dirigenti grande apprezzamento per l’idea:
IstitutoDirigente ScolasticoNumero Studenti Coinvolti
Istituto Comprensivo BaraccaProf.ssa Sara SicaDa 25 a 30
Liceo Mazzini – NapoliProf.Gianfranco SannaDa 25 a 30
Istituto Boccioni – PalizziProf.ssa Paola GumaDa 25 a 30

Due di esse, come già detto hanno già fatto una preziosa esperienza con il Rotary perché protagoniste lo scorso anno di progetti sull’etica. Una delle due è stata premiata a livello nazionale attraverso un suo alunno. Il club Napoli Castel dell’Ovo ha poi provveduto a premiare giovani che si sono particolarmente distinti nella produzione degli elaborati sul tema dell’etica. La relazione con le scuole ha la finalità di stringere i giovani in un legame durevole con la famiglia rotariana assegnando ai Club che parteciperanno al progetto un ruolo di valorizzatori dei beni culturali, elementi questi sostanziali per uno sviluppo formativo ed informativo dei giovani anche attraverso il recupero dei luoghi oltre che della loro memoria storica. Inoltre, la partecipazione attiva delle scuole nell’adozione del bene culturale, porterà alla realizzazione di un premio apposito che premierà i migliori studenti che saranno in grado di interpretare attraverso un componimento, video o foto il tema della valorizzazione della Crypta.

L’attività propedeutica al premio avverrà attraverso seminari formativi informativi con l’impiego di tecnologie digitali ( collegamenti in rete a siti, a link specifici ) a valle di visite ai luoghi della conoscenza (Mann di Napoli, Museo di Paestum), affinché i ragazzi possano eventualmente svolgere in prosieguo, una volta formati, un ruolo di accompagnatori, se adeguatamente interessati e se inseriti in un percorso di affiancamento con le risorse amiche ( il MANN lo scorso anno ha dato delle disponibilità verso iniziative da sviluppare anche nel corso di visite mirate ed organizzate). Dopo l’attività di formazione informazione si darà vita ad iniziative concorsuali da premiare (componimenti, elaborati, progetti scolastici sottoporre a valutazioni di giurie interne) attorno ai temi della grotta e di Virgilio; per la assegnazione dei premi a concorso si prevede il sostegno economico con l’impiego di una quota delle risorse del progetto nella misura indicata nei prospetti economico/ finanziari.

  1. Le relazioni con gli Enti pubblici ed Istituzionali della tematica dei beni culturali

Per uno sviluppo ottimale delle idee di fondo dell’intero progetto sarà necessario il coinvolgimento della pubblica amministrazione (peraltro già interessate) con la competente Soprintendenza e gli Enti locali interessati alla gestione ed amministrazione dei luoghi della Crypta al fine di sollecitarle ad una riapertura della parte restaurata e ad una fruibilità delle parti già accessibili. Saranno a tale scopo realizzati eventi che coinvolgeranno le scuole che saranno resi pubblici dalle voci dei media e della stampa; a cura della Fellowship Cycling Magna Crecia, filiazione del Club, è previsto un meeting degli associati della Cycling allargato agli amatori del pedale.

  1. Pubblicazione Divulgativa

Un gruppo di lavoro formato dalle qualificate competenze specialistiche dei vari club rotariani partecipanti al progetto si farà carico di editare una pubblicazione da distribuire poi nelle scuole, una pubblicazione qualificata ma anche divulgativa. Servirà a dare il senso del livello qualitativo della iniziativa.

  1. Attività seminariali

Organizzazione di seminario /convegno finale con la partecipazione allargata di tutte le rappresentanze degli Enti ed Istituzioni interessate, autorità ed funzioni amiche del Rotary.

  1. Impegno dei soci

Il progetto promosso dal Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo, che assumerà il ruolo di Capofila quale Club Proponente, cui hanno dato la adesione partecipativa gli altri nove Club del gruppo partenopeo, potrà contare sull’apporto diretto di qualificati soci del Club, tra cui i soci Prof. Fabio Mangone e Dott. Mauro Giancaspro esperti della materia e conoscitori della città di Napoli dal punto di vista architettonico, storico e culturale. Essi si impegneranno per le iniziative circa la pubblicazione del progetto oltre che per il consolidamento e mantenimento dei rapporti con le parti istituzionali partner e non del progetto.

Ma hanno dato l’adesione sostanziale non pochi soci altri del nostro Club ed alcuni rappresentanti dei Club aderenti per i quali si predisporrà una scheda di sintesi subito dopo la presentazione del progetto per costruire una matrice delle competenze specialistiche di collaborazione disponibili. Inoltre, il progetto vedrà il supporto operativo del Rotaract.

7.Finalità e ricadute sul territorio

Il progetto, attraverso la sua fase di empowerment sul tema dei beni culturali, dei campi flegrei e della Crypta ed attraverso le sue attività di formazione, informazione, non solo sui beni culturali ma sugli strumenti della innovazione multimediali, avrà una ricaduta immediata ma anche duratura perché l’idea è quella di non abbandonare i legami con le scuole e gli alunni delle scuole coinvolte che si spera possano autonomamente alimentare stimoli ed iniziative personali nel tempo. Ma il valore sarà dato anche dalle possibili relazioni con i centri di cultura che avranno l’occasione di frequentare: Il Mann, il Museo di Paestum, I Campi Flegrei ed anche la Fondazione Circolo Artistico che ha dato la sua disponibilità di partecipazione al progetto per le possibili iniziative che potranno essere svolte presso la sua sede. Il valore del progetto è poi anche nella idea di integrazione sistemica di tutti gli attori delle iniziative e nelle relazioni istituzionali che si instaureranno. Con esso, infatti, si propone di costruire sul tema dell’anno del distretto dei Beni Culturali di costruire legami con importanti centri della cultura della città e della Regione e di assecondare le indicazioni provenienti dal distretto di dedicare ai beni culturali momenti significativi della vita dei Club nell’anno 2018/2019.

Punta infine ad inoculare tra i suoi destinatari/ beneficiari (giovani e scuole) uno stimolo che negli anni è venuto meno: quello del ricorso sempre meno sentito verso le materie della storia dell’Arte; a dare un supporto formativo a coloro, tra i più giovani, che intendono investire per la propria formazione, tempo e risorse nella intrigante area dei beni culturali. Tra questi giovani si proverà ad individuare quelli che vorranno avviare una attività iniziale di accompagnatori che possa accrescersi e stabilizzarsi nel tempo.