Avevamo anticipato nel corso della conviviale del 28 che la FONDAZIONE De Filippo avrebbe poi presentato nella sede, in via Colonna 5, il libro edito a cura di Repubblica e della “Guida editrice” dal titolo “Tavola Tavola Chiodo Chiodo”, divenuto anche un testo teatrale per uno spettacolo; libro scritto dall’attore Lino Musella con il contributo del presidente della fondazione Tommaso Defilippo.
Per mantenere il legame che avevamo creato con la serata della conviviale dedicata a Eduardo il Presidente del club ed io accompagnati dal prefetto ci siamo recati per assistere e partecipare alla cerimonia della presentazione del libro ed anche per intrattenerci con il nipote del nostro grande maestro
Non abbiamo purtroppo avuto molto tempo per stabilire rapporti diretti con il nipote di Eduardo Tommaso, circondato da tutti e da tanti e pressato dagli impegni istituzionali; per il tramite del Presidente di Sud Ovest Scarfone avevamo gli avevamo fatto pervenire la notizia della nostra serata rotariana al Royal e l’invito alla sua partecipazione.
Alla mia domanda diretta, anticipatagli prima dell’avvio della cerimonia, che tendeva ad avere conferma della notizia sulla serata del 28, egli ha detto di sì ed ha anche chiesto come fosse andata; in grande sintesi gli è stato detto: “molto bene”.
Abbiamo potuto costatare che il nome di Eduardo sollecita grandi partecipazioni, qualificate presenze: il momento evocativo al quale hanno contribuito il direttore di Repubblica di Napoli, il molto emozionato Musella, lo stesso Tommaso de Filippo ed i curatori del libro Maria Procino con Alessandro Toppi, entrambi molto bravi, molto efficaci e puntuali nel racconto della storia del libro e delle importanti vicende legate alla ricostruzione del San Ferdinando, avrebbe meritato una più larga partecipazione della città ordinaria e non solo di quella legata da vincoli teatrali.
Forse un contesto più ampio avrebbe potuto consentire una più larga presenza come Eduardo merita; la rappresentanza della città assicurata al massimo livello dalla presenza del Sindaco Manfredi è stata in ogni caso simbolicamente diretta a segnare il rapporto della Comunità. Ma il Sindaco è anche socio della Fondazione.
Egli ha ricordato che il lascito di Eduardo ed il legame con la città sono vivi e continui anche se tante iniziative che più concretamente avrebbero potuto dare il segno dell’affetto e del ricordo, strada facendo, si sono affievolite.
La nostra conviviale rotariana occasionata dall’incontro con un rotariano nato a Napoli ma residente in Abruzzo il dott. De Bonis ci ha offerto una grossa opportunità che ci auguriamo di aver saputo sviluppare al meglio nell’interesse della famiglia del maestro e della famiglia rotariana che tante vicinanze di idee ha colto con la personalità di Eduardo.
Il nostro Presidente Prof Nicola Scarpato ha da subito apprezzato lo spirito della iniziativa, condivisa con i Presidenti Guida e Scarfone, ed ha creato le condizioni perché il progetto rotariano potesse decollare al meglio e creare per le premesse per non lasciar cadere un tema che non può limitarsi ad una fase minima del racconto su De Filippo.
La lettura dell’articolo di Enrico Fiore sul Corriere del 31/10 dal titolo “la mostra che raccontò il suo peso internazionale e la lezione che ci ha lasciato” fa emergere tutta la sua statura internazionale. Ne suggerisco la lettura per intendere.
Dfa federico