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Manfredi nuovo Presidente della Crui

Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università di Napoli Federico II, è il nuovo Presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle Università italiane, eletto al primo turno e all’unanimità.

Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università di Napoli Federico II, è il nuovo Presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle Università italiane, eletto al primo turno e all’unanimità.

Biografia del Rettore – Gaetano Manfredi ha 51 anni ed è ingegnere ed insegna Tecnica delle Costruzioni presso la Federico II. E’ diventato Rettore dell’ateneo partenopeo nel 2014 ed è autore e coautore di oltre 400 lavori scientifici pubblicati su riviste o presentati a congressi internazionali. Attualmente è anche membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e della Commissione Grandi Rischi.

Il Rettore Manfredi ha dichiarato successivamente alla sua nomina che: “Il compito che le nostre università devono svolgere nei prossimi anni, dopo i tempi bui della crisi globale, è ancora più complesso rispetto al passato. Non solo centri di formazione e ricerca, ma agenti sociali ed economici, motori dello sviluppo e della trasformazione dei territori e della società”.

Le sfide –  Manfredi ha, inoltre, elencato le sfide che il mondo universitario si troverà ad affrontare. Le sfide che attendono gli atenei italiani non sono nè poche nè semplici,aumentare l’offerta terziaria guardando a una nuova formazione professionalizzante. Promuovere l’internazionalizzazione coniugandola con il governo dei flussi migratori. Integrare la formazione a distanza con quella frontale, rispondendo in maniera coerente alla concorrenza delle università telematiche. Incrementare una presenza attiva sul fronte dell’innovazione tecnologica basata sul knowledge sharing”.


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Il Rettore Manfredi ha dichiarato successivamente alla sua nomina che: “Il compito che le nostre università devono svolgere nei prossimi anni, dopo i tempi bui della crisi globale, è ancora più complesso rispetto al passato. Non solo centri di formazione e ricerca, ma agenti sociali ed economici, motori dello sviluppo e della trasformazione dei territori e della società”.




Le sfide che attendono gli atenei italiani non sono nè poche nè semplici,aumentare l’offerta terziaria guardando a una nuova formazione professionalizzante. Promuovere l’internazionalizzazione coniugandola con il governo dei flussi migratori. Integrare la formazione a distanza con quella frontale, rispondendo in maniera coerente alla concorrenza delle università telematiche. Incrementare una presenza attiva sul fronte dell’innovazione tecnologica basata sul knowledge sharing”.





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