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“Imprenditorialità: creazione e sviluppo di un brand, la nascita di Rossopomodoro”. Una conversazione con Franco Manna

A cura di Fulvio De Angelis – Past President Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo a.r.2020-2021

Nella suggestiva cornice della Galleria Navarra in Piazza Dei Martirilunedi 18 marzo, si è tenuta la conviviale serale del nostro Club sul tema “Imprenditorialità: creazione e sviluppo di un brand, la nascita di Rossopomodoro”. 

La conviviale si inserisce in un ciclo più ampio di incontri sulla leadership che il Presidente Mario Schiano ha voluto per l’anno Rotariano 2023/2024. Relatore della serata è stato il Dott. Franco Manna, napoletano, classe 1961, Presidente del Gruppo Sebeto spa, con alle spalle tante altre esperienze nel business, fra cui quella di Amministratore delegato delle Risotterie Scotti Spa, consigliere di Confimprese, ma non solo esperienze  imprenditoriali, bensì anche di carattere scientifico, come quella di Membro dell’Accademia dei georgofili, nonché di impegno nel sociale in concrete iniziative di solidarietà, tra cui quelle di AMREF “Progetti in Africa per l’Africa”.

Ma com’è iniziato tutto? Franco Manna ci ha raccontato con grande emozione e con l’entusiasmo di un ragazzo – lui che oggi ormai è un imprenditore affermato –  la sua avventura umana: dopo essersi laureato in Scienze biologiche e un bel periodo trascorso facendo ricerche sul dna ricombinante dei SELACEI ( squali), a un certo punto ha sentito dentro di sé che la sua strada non era la carriera universitaria, aveva voglia di cimentarsi in “un’impresa”, ci ha detto, testuali parole, di essere stato folgorato “ sulla Via di Damasco..” dentro si sé sentiva di avere un’altra vocazione, doveva creare qualcosa di suo: un’azienda!  Così è cominciata l’avvincente storia di un “self made man”: uno che non si è trovato ad “ereditare” l’azienda – con tutto il rispetto per gli imprenditori di seconda generazione – ma quella di un ragazzo che è partito da zero, forte solo del suo bagaglio di entusiasmo e della sua voglia di fare. 

Il primo passo è stato quello dell’apertura di una palestra, poi, con un socio ha deciso di passare al secondo step: aprire una pizzeria cominciando a far accomodare a tavola proprio i clienti della palestra!  Da qui la svolta: con la grinta del giocatore di rugby (Franco Manna ha militato per anni nella Partenope Napoli in serie A, dove peraltro ha conosciuto la maggior parte dei membri del suo team) si è buttato nella mischia ed ha fondato il primo storico marchio: “Pizza e contorni” aprendo un primo locale che, nei ruggenti Anni Ottanta, ha fatto epoca al Vomero, con code chilometriche solo per poter entrare.

E’ stato l’inizio di una lunga storia imprenditoriale nella ristorazione che si è sviluppata con la fondazione del brand Rossopomodoro e degli altri marchi: Anema e Cozze, Rossosapore, Ham Holy Burger e La Pizzeria Nazionale che tutti insieme, oggi, hanno raggiunto un più che ragguardevole risultato: oltre 143 punti vendita, di cui 25 all’estero, con la creazione di oltre 4000 posti di lavoro. 

Ma quali sono state le sue grandi intuizioni, come ha fatto Franco a farsi strada in un mercato che già allora (parliamo degli anni 80’) sembrava saturo?

 La chiave del successo, a mio avviso, è stata quella di aver saputo creare un cocktail esplosivo, un mix composito di ingredienti: passione e costante impegno nel lavoro, capacità di trasmettere un grande entusiasmo al suo team, ma anche e soprattutto la capacità e il coraggio di innovare.

La sua idea vincente, infatti, è stata proprio quella di riconvertire il modello classico di pizzeria (ricordate quelle seggiole di legno un po’ sgangherate delle pizzerie di una volta? Anche l’occhio vuole la sua parte..)  puntando  su un nuovo “look”, sulla scelta di prodotti eccellenti, sulla qualità degli ingredienti della pizza ( farina, olio, pomodoro, latticini etc. tutti marchi dop), nonché sull’innovazione tecnologica. 

E poi ricerca sugli alimenti: ricordate la pizza di una volta….un pò pesante, vero…? Soprattutto il cornicione. La lievitazione dell’impasto di 6/7 ore era assolutamente insufficiente, bisognava cambiare: via con la rivoluzione! Franco Manna ci ha spiegato che, oggi, il segreto della leggerezza della pizza di Rossopomodoro sta in una lunga lievitazione dell’impasto, che può arrivare anche fino a 24 ore.

Voglio però terminare questo breve excursus, non con un importante ma pur sempre freddo “dettaglio tecnico”, bensì con una narrazione sentimentale, anzi come si dice oggi, con un “sentiment”: ciò di cui sono più orgoglioso, in quanto napoletano, profondamente legato alla mia città, è il fatto incontestabile che Franco Manna con il suo brand “Rossopomodoro” ha saputo portare in tutto il mondo con “la pizza” l’immagine di Napoli, intendo quella positiva ( non ci dimentichiamo che l‘Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano rappresenta l’ottavo riconoscimento italiano nella lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO ed è la terza iscrizione nazionale nell’ambito della tradizione enogastronomica). 

Ne sono molto felice: soprattutto per i giovani, che possono guardare a questa meravigliosa avventura, come ad un esempio da poter imitare. 

Bravo Franco, sei stato un sognatore, un “ragazzo fortunato” come dice una famosa canzone, ma al tempo stesso molto concreto, nulla è per caso: ci hai messo tutto te stesso, e con l’aiuto dei tuoi soci, ma più che soci direi senz’altro amici (perché anche in questo ci vuole fortuna…) hai realizzato un grande sogno, complimenti te lo sei ampiamente meritato!