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Conviviale su Eduardo dal titolo: “Novità storiche sulla laicità cristiana di Eduardo e suo figlio Luca.”


Voglio introdurre questo scritto per la nostra pagina web, dedicato alla serata conviviale per Eduardo del 28 di questo mese, prendendo a prestito un pensiero della nostra presidente internazionale Stephanie A.Urchick dell’ultima rivista Rotary di settembre che recita: “la magia del Rotary è l’appartenenza ed è un sentimento che può affiorare quantomeno te lo aspetti”.

I pensieri espressi dai soci, di ringraziamento[1] ed apprezzamento raccolti sulla chat, per Mario de Bonis e per il Rotary ho pensato, forse sbagliando, che, ieri sera, quel senso di appartenenza a questa grande famiglia lo abbiano tradotto a pieno giacché ne costituisce il vero collante.

Lo suggeriva il tema che in sostanza declinava la rotarianità del nostro grande drammaturgo e poeta Eduardo; lo hanno testimoniato i numeri delle presenze, oltre 100, con alcune assenze giustificate dai soci che per imprevisti non hanno potuto raggiungere il Royal.

Lo testimonia l’impegno di tanti soci che hanno voluto con il loro contributo fermare nelle immagini il contesto della serata.

Lo testimonia il calore con il quale il nostro conversatore ha voluto far capire a noi tutti che il suo costante impegno di comunicare non nasce soltanto dall’amicizia con Eduardo ma dalla convinzione che i valori che il nostro poeta ha inteso trasferire al mondo sono quelli che rappresentano il cemento e la base per una vita più vicina ai sentimenti dell’uomo e dalle sue inclinazioni.  

Si potrebbero citare al riguardo non poche poesie.

E per dare un senso a questa parte introduttiva del mio scritto utilizzo sempre un altro testo raccolto sul Rotary, sempre della rivista di settembre, nella quale viene riportato dal Chairman della Foundation Mark Daniel Maloney la seguente frase: “uso migliore della vita, scriveva il filosofo americano William James nel 1900, è di spendere per qualcosa che dura più della vita stessa. Alcuni lasciano un’eredità alla famiglia e agli amici altri si adoperano a ciò in cui credono secondo i loro principi altri ancora la usano per un’idea.”

Penso che il mio amico lascerà di qui a 100 anni un grosso patrimonio dato non solo dal testo de lui pubblicato “Eduardo visto da vicino” ma anche dai pensieri in cui ha raccolto le lezioni di vita, leggendo le oltre 200 poesie.  Sono tante e, come ricorda il maestro Roberto De Simone nella prefazione alla nuova edizione Einaudi del 2004, nascono dai lavori teatrali giacchè sono l’appendice poetica


[1] Una per tutte a cura di  Antonio D’ettorre: Un sentito ringraziamento a Mario de Bonis per le sue preziose parole su Eduardo De Filippo, condivise con grande passione e competenza in questa serata a lui dedicata. Grazie per averci regalato un momento di riflessione e arricchimento culturale, che ci ha permesso di rivivere e apprezzare ancor di più il valore immortale dell’arte e dell’eredità di Eduardo. Grazie per le sue toccanti e appassionate parole. Con la sua sensibilità e conoscenza è riuscito a evocare l’anima e il genio di Eduardo, ricordandoci quanto sia vivo e attuale il suo messaggio artistico e umano. Grazie di cuore per averci accompagnato in questo viaggio nella memoria di un grande maestro.

che si integrava con lo spettacolo; egli le componeva quando stanco di scrivere i testi delle commedie per riposarsi ma non fermarsi liberava la sua ironia, il suo cinismo, il senso del grottesco e l’istrionismo scarpettiano.

Fatta questa introduzione, che mi è apparsa significativa, passo al racconto della serata.

Come ho già detto: circa 100 le presenze in una conviviale che potremmo dire non ha tante repliche (la mia memoria ultratrentennale me lo consente)

È anche vero che i club che concorrevano erano in tre: il nostro, quello del sud ovest di Scarfone, che ha come soci i parenti di Eduardo, e quello di Guida Napoli Ovest che ha prodotto come meglio pubblicamente ho riconosciuto già due testi, dal titolo Effetto Eduardo primo atto e secondo atto, a cura di Giulio Baffi [1]

Sono la prova documentale dello sforzo moltiplicatore di Eduardo che ha generato tanti attori che hanno lasciato la loro testimonianza sui due testi. Più di 30 e quasi tutti napoletani: tra i più noti Salemme, Laurito e tanti altri.

Perfetta l’organizzazione della serata affidata alle cure del Prefetto Sangiovanni, del nostro segretario Augiero ed alla magia del nuovo regista produttore cinematografico Alfredo Ruosi che si è dovuto impegnare di più per assecondare le richieste del conversatore lontano dalla platea; la struttura organizzativa si è mossa con gli input del Presidente Nicola Scarpato che sin dal primo momento della proposta ha colto il valore della serata.

Dopo l’introduzione con gli inni la parola è stata quella del presidente Nicola che ha ringraziato tutti ed anche i due suoi colleghi Guida e Scarfone per la convinta partecipazione e sostegno alla serata. Poi il loro saluto e le loro espressioni di condivisione convinta.

Infine come da copione ho letto due paginette con le quali ho presentato il conversatore ed il tema della serata ed ho indicato alcuni riferimenti testuali sul rapporto tra Eduardo e Rotary frutto di una attenta lettura che mi ha portato ad approfondire, e di tanto ringrazio il mio amico, l’intero tema Eduardo che è un mondo inesplorato poco conosciuto e scarsamente discusso.

(proverò ad allegare più in avanti al pezzo alcune sintesi di documenti che ho letto e studiato e che metterò a disposizione del sito)

La parola è stata ceduta poi al conversatore che con il calore del suo pensiero ha inteso lumeggiare il rapporto e il legame di Eduardo con la spiritualità cristiana frutto non a caso anche in una amicizia con il fratello Donato vescovo, servitore dei cinque Papi, teologo lateranense, che si può dire essere stato il padre spirituale del nostro Eduardo.

Di tanto vi è piena traccia perché il nostro conversatore ha prodotto in visione una serie di documenti interessantissimi che testimoniano la spiritualità cristiana di Eduardo e del figlio Luca. Una suggestione particolare sicuramente avrà colto la sala quando poi egli si è soffermato sul rapporto tra Eduardo e Pasolini, sul legame profondo che li univa e che avrebbe dovuto dare


[1] Giulio Baffi. Il mio cuore continuerà a battere. Critico e cronista della redazione di Repubblica, Presidente dell’accademia delle belle arti, presidente dell’Associazione nazionale dei critici di teatro, direttore del San Ferdinando ed autore di pubblicazioni e mostre su aspetti e personaggi del teatro italiano.

seguito ad una produzione video di un colossal al quale stavano lavorando insieme. Per Pasolini Eduardo compone nel 75, anno della sua tragica morte la poesia “Pier Paolo”

La poesia diverrà anche il dono di una statua realizzata dallo scultore Mortet, regalata alla famiglia de Bonis oggi custodita dalla nostra Biblioteca Nazionale sezione Lucchesi Palli in uno ad un’altra statuetta dei tre bimbi della Filumena Marturano ed al testo autografo della poesia “s’è araputa a fenesta” del 75, dedicata all’incontro con la morte. È stata letta da Mario dinanzi ad una sala attenta e ben disposta all’ascolto.

Certamente Mario avrebbe voluto dilungarsi oltre ma l’esigenza dei tempi mi ha costretto a ricordare che i suoi 40 minuti erano stati raggiunti con grande soddisfazione dei presenti.

Il copione prevedeva anche la lettura di tre belle poesie del nostro, una affidata all’attrice Mazza, “I vulesse truvà pace” del 1948[1], l’altra affidata al socio De Pasquaale, I sto ccà del 1963[2], la terza del 1948 recitata dal sottoscritto in cui Eduardo esprime il profondo pensiero sull’esigenza di essere sempre chiari e fermi nel parlare a tutti. 

Naturalmente la nostra attrice ha impiegato tutta la sua capacità, professionale, De Pasquale che si diletta di teatro, non è stato da meno. Non so quale sia stato il mio risultato benché di tanto in tanto anche io mi diverto.

La poesia “pensieri miei” darà luogo poi ad un lavoro teatrale di Luca realizzato con la collaborazione del musicista Sinagra che ha dovuto produrre tante suonate corrispondenti ai pensieri del nostro maestro , coerenti con il linguaggio della napoletanità che Eduardo ha sempre sostenuto e difeso. Sinagra aveva già collaborato con lo stesso Eduardo per oltre quattro anni.

A conclusione della serata Mario si è ricordato che la sua vita ha avuto oltre alla passione per Eduardo l’altra per il suo amico, il grande Maradona, di cui hai esibito una bella foto insieme al calciatore che venne acquistato con il l’intervento del Banco Di Napoli che dovette rilasciare una fideiussione al Barcellona, fideiussione che egli, in qualità di titolare dell’ Ufficio di Rappresentanza del Banco, si fece carico di portare alla dirigenza della squadra iberica del Barcellona per far arrivare il Italia il prestigioso calciatore.

La serata si è conclusa nei tempi. Pasto apprezzato ed anche il servizio come sempre efficiente.

Peccato che ai tanti ospiti della serata, non conterranei, non sia stato consentito di guardare dalla Sala Posillipo lo scenario del Golfo di Napoli, privandoli della vista di un luogo tra i più belli del mondo definito dal giornalista Browne,alla fine del XIX secolo, “quella mezzaluna di smeraldo posta a capo dei suoi gioielli del mare,” sottomettendo così nel giudizio la Baia dell’Avana, San Francisco, Rio de Janeiro e Huston[3]

FDA/federico


[1] La poesia viene letta da Eduardo dopo un evento al palazzo dello sport dinanzi a 10000 persone in occasione della morte di Titina

[2] Non si trova nei libri EINAUDI ma in raccolte speciali; è dedicata alla Quarantotti ma solo dopo la morte della seconda moglie Prandi, madre di Luca

[3] Francesco Durante nel suo libro i Napoletani nel pezzo vedi Napoli pag. 1 e 2



Lista degli ospiti

PDG Ugo Oliviero che interverrà come socio del Sud Ovest
Dott.ssa Raffaella SalveminiAssistente del Governatore
Dott. Diego GuidaPresidente Rotary Napoli Ovest
Dott. Antonio ScarfonePresidente Rotary Napoli Sud Ovest
Dott.ssa Carolina PicciocchiSocia Rotary Club Reggio Calabria Nord
Avv. Diodata ArdolinoOspite della socia Giuny D’Aniello
Avv. Donato di Donatocon la consorte dott.ssa Mariarosaria Sirignano
Avv. Cristina Gallo  Magistrato Onorario e Giudice Tutelare presso il Tribunale di Torre Annunziata e nostra neo-socia
Presidente dott. Maurizio Gallogià magistrato di Cassazione, vicario della Corte di Appello e consorte e la signora
Dott. Mauro VenturaPresidente UPBN Unione Pensionati Banco di Napoli
Dr. EDOARDO GINEVRAPresidente Nazionale Associazione Italiana Dottori Commercialisti 
Dr. GIOVANNI INTRIGLIOLOConsigliere Nazionale Associazione Italiana Dottori Commercialisti 
Dr.ssa ANTONELLA TURTOROPresidente AIDC Sez. AVELLINO
Dr. CIRO TRONCONEConsigliere AIDC Sez. AVELLINO
Dr.ssa FLORINDA ALIPERTAPresidente AIDC Sez. NOLA
Dr.ssa RITA SUMMAConsigliere AIDC Sez. NOLA
Dr. MASSIMO SEQUINOPresidente AIDC Sez. TORRE ANNUNZIATA
Dr. VINCENZO PAGANOConsigliere AIDC Sez. TORRE ANNUNZIATA
Dr. ANTONIO COSTANZOVicepresidente AIDC Sez. NAPOLI
Dr.ssa ADELE IANNACCONEConsigliere AIDC Sez. Avellino
Dr. GIANNI IACCARINOConsigliere AIDC Sez. NAPOLI
Dr. CARMINE BARBATOConsigliere AIDC Sez. NAPOLI
Dr. FABRIZIO BORGOConsigliere AIDC Sez. NAPOLI
Dott. Mario de BonisRelatore della Serata
Dott. Carmine PianelliCEO BBS-ADV
Arch. Marialaura SimeoneOspite della socia Paola Marone

D’ Urso, Ruosi con signora Borgo Laura Giordano con Giovanni , Salzano con signor, Mioio Marasco, D’ Ettorre Rea con signora, Vallone ,Tomo ,Oliva, Perna, Augiero, D’ Aniello con signora, Scarpato con signora, De Pasquale con signora Mangone, Nanni con signora, De Angelis con signora, Lualdi Gallo con marito e genitori, Sangiovanni con signora ,Di Costanzo, Todisco con signora, Barretta con signora Giuny D’ Aniello con 2 ospiti , Farone, Schiano, Montanino con ospite ,Mazza , Verolino Lazzara De Bonis con signora, Persia Davide con signora Roberta Lorenzetti , Due ospiti ( giornalista e ceo società)

In allegato un profilo di Mario De Bonis che è stato succintamente descritto nel corso della presentazione.