I soci dei club Rotary Castel, Napoli Ovest e Posillipo nel ricevere il programma del mese di settembre saranno stati colpiti dalla novità che hanno però sicuramente apprezzato.
Abituati da tempo, a svolgere le conviviali in Interclub nelle sedi sociali degli Hotel o tutt’al più in location diverse, ma simili alberghi, in luoghi celebrativi del tempo ludico o delle convention paludate, prima di leggere il programma hanno fatto fatica a mettere a fuoco il nome della sede che avrebbe ospitato la serata. Immagino si siano posti la domanda: come si può in un Museo? A chi è venuta l’idea? Perché in un museo non comune, in un Museo internazionale?
Il Mann si apriva al Rotary per condividere un evento fatto non solo di scambi culturali ma anche di impegni reciproci a sostenersi, ciascuno nella sua mission: istituzione e Rotary.
L’edificio del Museo, da poco solo Archeologico, nato per la “cavallerizza” sarebbe diventato almeno per una serata un luogo familiare e amico.
Già adibito a sede degli studi dell’Università dal 1616 al 1777, risistemato nel 1777 dagli architetti Fuga e Schiantarelli, con cinque secoli di storia, da più di duecento anni dedicato alla gestione di collezioni private, con 18.000 m² di sale espositive, dotato di 250.000 oggetti, di 770 statue, di 850 affreschi e tante altre cose ha cosi aperto l’ospitalità a circa 130 persone accolte all’ingresso da hostess dotate del cartoncino “ROTARY”.
Molti di noi, che lo hanno conosciuto e visitato, che ne hanno acquistato i libri illustrativi ed apprezzato il valore storico, non lo hanno più sentito con il distacco che viene dalla sacralità del posto ma lo hanno familiarizzato come parte del Rotary cittadino ed internazionale.
Il luogo di cultura per una sera ha sostituito le sale degli Hotel, è divenuto la casa comune dove soci ed ospiti si sono incontrati per scambiarsi opinioni, conversare, stringere amicizia, ma anche per assumere impegni sulle cose da fare per solidarizzare con l’Ente ed il suo direttore.
Cosa che è avvenuta nella sala del “Cielo stellato” con le dichiarazioni dei tre Presidenti, di Ruosi che fatto da apripista, di Serra del Posillipo e Mazza di Napoli Ovest che hanno assunto l’impegno per il sostegno di un progetto di restauro di una delle due vasche di bronzo del primo periodo romano antico mentre da parte sua Giulierini da Cortona, insediatosi quale direttore nel mese di ottobre 2015, ha riassunto la mission della nuova entità,da quando è divenuta una entità Autonoma, dotata di governance amministrativa, gestionale con suoi organi di indirizzo e di controllo.
Il direttore ha poi salutato i partecipanti, ringraziato per la iniziativa e per l’impegno del Rotary che consentirà di riesporre permanentemente uno dei due pezzi unici (l’altro è in viaggio per il mondo) che naturalmente porterà la targa del Rotary e dei tre club a memoria della iniziativa.
Si legge nel piano strategico 2016/2019 (alla pagina 10,11 e seguenti):
“La missione del Museo ha dunque come scopo ultimo quello di stimolare la coscienza civica, promuovendo il MANN non solo come luogo di conservazione, ma anche come spazio dell’incontro, del dibattito e della riflessione sulla contemporaneità, attraverso il magistrale confronto della storia, rendendolo strumento attivo della società. Tutto ciò ritenendo, come elemento centrale del proprio patrimonio, non i beni culturali ma l’uomo, in un dialogo costante con il contesto”. In altro parte del testo:” La dimensione sociale di un museo ha una valenza di carattere promozionale in quanto consente di accrescere la reputazione e la visibilità dell’Istituto cosi come delle attività e degli eventi che esso promuove e realizza all’interno dei propri spazi.”
È stata questa la ragione per la quale si sono aperti gli spazi per la visita guidata organizzata per l’associazione del Rotary (con guide professionali dedicate che ne erano una testimonianza), si è aperto uno dei maestosi saloni, la sala del Cielo Stellato, per lo svolgimento dei riti associativi, per ascoltare gli inni, per sentire le dichiarazioni dei tre Presidenti e del Direttore del Museo e si è visto e goduto il bellissimo e sontuoso giardino attrezzato per la fase conviviale.
Il tutto poteva passare come un evento normale? per noi tutti e per gli ospiti forse non lo era. Per il Direttore sì.
I tre Club poi, con un numero di soci presenti invero elevato per l’occasione, dopo l’aperitivo all’ingresso,la fase della “Sala del “Cielo Stellato”, come da programma si sono divisi in gruppi per visitare la sezione Egizia ed Epigrafica di recente riapertura al pubblico ed infine hanno gustato le pietanze del buffet all’aperto in uno dei tre giardini anch’essi di recente resi disponibili proprio per eventi e manifestazioni “dopo la pulizia e la risistemazione che ne hanno consentito la riapertura al pubblico dopo diversi anni”.
L’offerta dei saloni e dei giardini costituisce una modalità nuova per favorire e facilitare la frequentazione per la della città e della Campania, uno stimolo per spingere associazioni, scuole, gruppi, organizzazioni sociali, a non limitarsi alla sola visita museale ma a fare della stessa un momento del processo di alfabetizzazione sulle ragioni della storia cogliendo tutte le opportunità offerte dalla tecnologia.
Uno dei capitoli del piano Strategico del Mann, infatti, è dedicato proprio alla divulgazione in rete
“Il Museo è pienamente consapevole del ruolo che, nella società contemporanea, assumono le risorse di conoscenza rese disponibili in formato digitale. Anche per questo motivo, la Missione del Museo specifica che esso intende rivolgersi non solo ai visitatori ma anche ai suoi utenti, che possono intrattenere delle relazioni a distanza con il Museo e con il suo personale scientifico per accedere al vasto patrimonio di conoscenze di cui in Museo dispone. Leggi alla pagina 30 e 31 del piano strategico
Oggi infatti si può e si deve passare dalla visita immediata in loco che deve dare stimoli ad una informazione permanente attraverso gli strumenti telematici che portano in casa, nello studio, nelle scuole attrezzate con lavagne digitali, tutte le informazioni sulle quali si decide di fare approfondimenti attraverso documenti, immagini, volumi, sulle iniziative e quant’altro è dato ricercare connettendosi ai link degli enti che si sono aperti al mondo globale.
Il Direttore Paolo Giulierini è arrivato a Napoli nel 2015, dopo la riforma Franceschini, quella che ha trasformato la natura giuridica dell’ente da organismo del Ministero dei Beni Culturali e delle Sovrintendenze, passate ad altro ruolo, in azienda dotata di autonomia amministrativa e gestionale.
Nel suo momento informativo ha argomentato su queste circostanze dinanzi ad una attenta platea di Rotariani e di ospiti.
Ha ringraziato la sua collaboratrice dott.ssa Falco che ha reso possibile la meticolosa organizzazione della serata e la sua collaboratrice dott.ssa Luisa Melillo, archeologa, che si farà carico del delicato impegno del lavoro di restauro.
Ma la serata rotariana non è stata solo comunicazione, incontro, convivio, come si conviene, è stata anche una favorevole occasione per conferire al dott. Giulierini, proprio per la disponibilità ad aprirsi alla famiglia del Rotary, la qualifica di socio onorario di Castel dell’Ovo.
È nato così un impegno, per quanto possibile, per far diventare la relazione con l’associazione un suo momento di vita, al di fuori degli altri due hobby noti contesi dai soci del Club per l’inserimento nelle fellowship dell’ITFR (international tennis del Rotary) e del Cycling (altra nostra interessante fellowship internazionale).
È stato, poi, il momento propizio per spillare un nuovo socio del Club Castel dell’Ovo, il neuropsichiatra infantile dott. Goffredo Scuccimarra, inquadrato nella categoria dei medici, che ricorderà la serata per l’unicità della manifestazione.
Si è data, infine, l’opportunità per invitare come ospiti un gruppo di medici che partecipava ad una sessione formativa all’ Hotel Alabardieri coordinata dai nostri soci Del Prete ed Armone che non potevano cogliere migliore circostanza (molti non erano napoletani) per visitare una delle meraviglie della città.
È stata l’occasione per completare il convivio di fine serata in un giardino storico “Il giardino delle Fontane” “tra un pergolato di vito e rose ed elementi scultorei” e, grazie al clima primaverile (non autunnale), sotto un cielo stellato napoletano che favoriva umori di piacevolezza e soddisfazione per la bella serata.
Saranno stati ben contenti i tre Presidenti che hanno avviato al meglio il loro anno di Presidenza e che con questo buon viatico hanno presentato le credenziali per la gestione dell’anno 2017/2018 ma che non potranno venir meno alle promesse.
Tra gli ospiti presenti per Castel dell’Ovo il Presidente del Collegio dei Revisori del Museo : Dott.ssa Adele Paolucci, il Dott. Oreste Pipolo, il Dott. Fabio Cecere entrambi componenti del citato collegio ; il Presidente del Rotary Napoli Nord Prof. Francesco Schillirò e moglie; il Presidente della Fondazione Pellegrini e Convalescenti di Napoli Opera Fabrizio Pignatelli, Avv. Raimondo Vadilonga e moglie, il Dr. Sebastiano Deva, Ceo di AppTripper, Startup che ha realizzato il percorso di realtà virtuale nell’ambito della Mostra Evento sull’età Nuragica presso il Museo Archeologico di Olbia.
Per non essere da meno del dott. Giulierini accludiamo per i lettori digitali i link accedendo ai quali potranno avere sotto mano il patrimonio di immagini, informazioni, storia e cultura del nostro grande e meraviglioso punto di cultura invidiatoci dal mondo intero e rileggere in maniera estesa, dalla fonte, le parole e l’invito strategico del direttore cui va il ringraziamento del Rotary e specificatamente dei tre Club.
Federico D’Aniello
Di seguito alcuni link per scoprire il MANN:
http://www.museoarcheologiconapoli.it/it/storia-del-museo/