A volte le cose che fai si apprezzano dopo molto tempo, perché, quando le fai, ti sembrano scontate.
E scontata, infatti, mi sembrò la serata che il direttivo, che mi trovo a presiedere per quest’anno rotariano, volle dedicare, a due nostri soci che costantemente ci tenevano, ci tengono, collegati al bello dell’ arte, della letteratura, della musica.
E’ vero quel 24 ottobre dello scorso anno mi sembrò scontato dedicare la nostra conviviale a Mauro ed a Fabio.
Oggi, sono orgoglioso di averlo fatto, come orgoglioso sono della dedica che Mauro volle regalarmi in calce alla sua ultima “performance” letteraria : la Narrazione tra il reale e l’immaginifico del trasferimento della biblioteca nazionale, della Sua biblioteca, da palazzo reale a palazzo Fuga.
L’iperbole, l’ironia , l’immaginazione senza confini, rendevano il vero tratto del suo carattere, che, in quel “divertissement” letterario, descriveva, forse, il malcelato terrore per un’evenienza reale.
Si, perché lui era stato per anni colui che aveva “ resuscitato”la biblioteca nazionale di Napoli, rendendola nel ventennio della sua direzione, punto di riferimento di cultura per la città, e non solo per quella dei giovani.
Lì lo conobbi, alcuni anni fa, quando, attraverso la mediazione della Direttrice amministrativa, mia amica, fui ammesso alla visione degli “originali” di alcuni editti di Ferdinando IV di Borbone, che mi interessavano per temi di Giustizia.
E, quindi grazie Mauro e grazie ancora, da parte dei “ragazzi “ del Vomero, come eri tu negli anni 70.
Il tuo “Da giù Napoli al Vomero” del 2017, al breve “Chi sei Vomero” che raccontasti magistralmente da “Genius loci” nel quale ti eri immedesimato, in una recentissima pubblicazione nella collana a cura di Viviana Calabria e Armando Rotondi, restano nel mio cuore di “compaesano” collinare.
Anche per questo, mi mancherai.
Bruno D’Urso – Presidente Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo – anno rotariano 2022/2023